Nicola Francia, presidente di Acepi (Associazione Italiana Certificati e Prodotti di Investimento), ha inaugurato il Certificate Day del 18 Novembre presso Palazzo Mezzanotte a Milano. Membri di spicco della comunità finanziaria hanno discusso come l’Intelligenza Artificiale (AI) spinge la crescita degli investimenti retail. Francia ha spiegato che anche nell’industria dei Certificati le nuove tecnologie sono una sfida. «L’educazione finanziaria, soprattutto delle nuove generazioni, e la formazione professionale dei consulenti sono un elemento fondante di questa dinamica per uno sviluppo durevole del mercato. Nell’era degli algoritmi, il rapporto di fiducia che è alla base di ogni decisione di investimento consapevole richiede una Governance che coniuga competenza e responsabilità. Per questo nel 2025 Acepi ha formato oltre 3.200 consulenti finanziari, in linea con la crescita del mercato dei Certificati che sul mercato primario ha raggiunto quest’anno un nuovo record di volume di collocamenti pari a 65 miliardi di euro».
Giovanna Zanotti, direttore scientifico di Acepi, ha spiegato con l’aiuto di dati di Deloitte e Gartner che gran parte degli operatori bancari italiani (88%) sta dando priorità agli investimenti in AI e GenAI definendone le strategie di adozione seguendo le tendenze globali del settore, un’ampia fetta di loro (81%) ha creato un presidio centrale per seguire le tematiche legate a queste tecnologie. Il 75% degli istituti di credito sta lavorando su azioni culturali e di Change Management a supporto di AI e GenAI.
Pochi operatori (5%) hanno però ottenuto finora da queste tecnologie ritorni misurabili e il 38% di loro riscontra che la mancanza di cultura digitale e la difficoltà delle persone ad adattarsi al cambiamento ne ostacolano l’adozione. Solo un approccio trasformativo potrà consentire la generazione di benefici tangibili.
In tal senso può aiutare la Agentic Workforce, una nuova forza lavoro ibrida che scaturisce dalla collaborazione tra persone e AI Agent, digital worker in grado di capire il contesto, pianificare workflow, connettersi a strumenti esterni e a dati che possono potenziare le capacità ed eseguire azioni in vista di un obiettivo definito. Molti operatori stanno già introducendo AI Agent in modalità esplorativa (56%) e con progetti in fase pilota (25%).
Fulvia Lucantonio, segretaria generale di Acepi, ha chiosato che «l’AI è una sfida al modus operandi del mondo della finanza che non può essere oggetto di riflessione autonoma. Il mercato e la UE devono cogliere l’importanza dell’intersezione fra il suo sviluppo e quello dei crypto asset. La complementarità tra questi nuovi strumenti impone un approccio laico e unitario. Al potenziale illimitato dell’AI corrisponde la limitatezza della disponibilità di crypto asset, ai rischi di allucinazioni ed errori dell’AI fa da contraltare il principio della verifica per i crypto asset; alla necessità di centralizzazione nello sviluppo dell’AI risponde la decentralizzazione per i crypto asset. Oggi sono temi ancora tecnici, ma pervasivi con cui anche l’industria dei Certificati dovrà presto confrontarsi e Acepi è pronta a dare il proprio contributo al dibattito che ne scaturirà in un’ottica di sviluppo del mercato».
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