Ray Dalio – uno dei due o tre più apprezzati guru di Wall Street, fondatore di Bridgewater Associates, il più grande hedge fund del mondo – ha avvertito che le azioni statunitensi, spinte a valutazioni preoccupanti da investitori innamorati dell’intelligenza artificiale, stanno iniziando a ricordare la bolla delle dotcom. «Il punto in cui ci troviamo in questo momento del ciclo è molto simile a quello in cui ci trovavamo tra il 1998 e il 1999», ha dichiarato Dalio al Financial Times. «In altre parole, c’è una nuova tecnologia importante che certamente cambierà il mondo e avrà successo. Ma alcuni confondono questo con il successo degli investimenti».
Secondo Dalio, quella attuale è la classica situazione di bolla: una tecnologia rivoluzionaria promette di… rivoluzionare tutti i settori, gli investitori acquistano lo scenario migliore e i prezzi delle azioni finiscono per essere valutati sulla base di aspettative che sono quasi impossibili da realizzare. Il problema è che il minimo segnale di allarme può far scappare gli investitori dalle colline, ovvero far scoppiare la bolla.
L’intelligenza artificiale ha ovviamente un enorme potenziale per aumentare la redditività delle aziende e la crescita economica, come ha fatto Internet nell’era delle dotcom. Ma è necessario ricordare che l’aumento dei tassi d’interesse, l’intensa concorrenza o un improvviso cambiamento del sentiment potrebbero rapidamente far precipitare i titoli verso il basso. E il messaggio di Dalio è chiaro: «Questo è un momento di cautela, non di cieco entusiasmo».
Come dice la leggenda degli investimenti Howard Marks, «non è quello che compri a determinare i tuoi risultati, ma quello che paghi». Tradotto: anche i titoli migliori possono fallire se pagati troppo. Purtroppo non esiste un metodo per capire quando un titolo è diventato “troppo” costoso, ma alcuni segnali possono indicare che le probabilità sono contro. Stiamo parlando di rischi concentrati, con solo poche società responsabili dei rialzi, livelli di valutazione esagerati e investitori che acquistano determinate azioni a qualsiasi prezzo, proprio come il mercato odierno.
Dopo aver studiato le rivoluzioni tecnologiche del passato, gli esperti hanno visto che le tecnologie di trasformazione richiedono tempo per essere integrate nella vita quotidiana. Passano attraverso due fasi – chiamate installazione e diffusione – con un punto di svolta turbolento tra di esse. Questa transizione porta spesso a crolli del mercato, instabilità e incertezza, mentre la società si adatta al cambiamento, e non c’è motivo di credere che l’adozione dell’IA sarà diversa.
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Attenti alla bolla. La situazione attuale è molto simile a quella del 1999
Il guru di Wall Street Ray Dalio ricorda l’ascesa che sembrava inarrestabile delle dotcom e il crollo dei mercati. «Questo è un momento di cautela, non di cieco entusiasmo»