Il 2025 si è aperto in un contesto di buona salute per l’economia globale, di inflazione in via di stabilizzazione e con numerosi nuovi temi di mercato.
Negli ultimi anni gli investitori hanno premiato l’eccezionalismo americano, comprando azioni americane e dollaro, al punto da portare le valutazioni degli indici azionari USA su livelli più alti di quelle degli altri principali mercati globali e il peso degli asset americani su proporzioni mai viste all’interno dei mercati globali. Secondo Claudio Barberis, responsabile delle Gestioni patrimoniali di Kairos Partners SGR, la situazione statunitense dovrebbe restare positiva, in termini di redditività delle aziende, di supporto alla crescita proveniente dalla nuova amministrazione e dalla buona salute dei bilanci delle famiglie; tuttavia, le alte valutazioni stanno spingendo gli investitori a cercare altre idee e aree di mercato in cui diversificare parte dei portafogli.
Nell’Eurozona crescita e inflazione resteranno più deboli rispetto agli Stati Uniti, con un clima più propizio al calo dei tassi: il minor costo del denaro potrebbe aiutare la crescita, senza spingere la domanda al punto da riaccendere l’inflazione, ma in misura sufficiente a risvegliare l’interesse di investitori che da anni hanno via via ridotto l’esposizione sul Vecchio Continente. In Cina, dove l’economia è afflitta da anni da una crescita in calo e dallo sgonfiarsi della bolla immobiliare, gli ultimi interventi di politica economica sono stati volti a supportare la crescita e in particolare la fiducia dei consumatori, anche in risposta alla maggiore probabilità di nuove tariffe statunitensi.
Claudio Barberis, responsabile delle Gestioni patrimoniali di Kairos Partners SGR
Le politiche fiscali dei principali governi a livello globale sono ancora prevalentemente improntate alla spesa, con deficit fiscali che resteranno elevati e il rischio che la remunerazione richiesta dagli investitori per finanziare i debiti pubblici potrebbe salire, come già si vede in Regno Unito e Francia, e in parte negli Stati Uniti. Qualche forma di tensione sui debiti pubblici potrebbe essere uno dei rischi maggiori per i mercati nel 2025. Il calo dell’inflazione, positivo ma lento, soprattutto negli Stati Uniti, potrebbe aggiungere nervosismo sul costo del denaro, sia a breve sia a medio termine.
Tra i temi che più potrebbero creare sorprese, anche positive, non vanno trascurate le vicende geopolitiche: una eventuale distensione in Ucraina, o l’attuale ipotesi di tregua in Medio Oriente, sono notizie positive per il clima geopolitico, che riducono la tensione che ha pesato sui mercati negli ultimi anni.
Un aspetto interessante dell’attuale fase di mercato sul comparto azionario resta l’ampia dispersione di performance e valutazioni tra settori, aree geografiche e singoli temi, che si traduce in opportunità per la gestione attiva e per i gestori alternativi.
Il mercato delle obbligazioni societarie, soprattutto europee e legate a settori quali il finanziario, beneficia di spread bassi ma giustificati da aziende in buona salute, nonché dal fatto che la scadenza di queste obbligazioni è comunque, in media, più bassa della scadenza dei titoli di Stato emessi negli ultimi anni dai governi europei.
In conclusione, in un contesto globale segnato da opportunità e rischi, con valutazioni di mercato elevate negli Stati Uniti, crescita contenuta nell’Eurozona e dinamiche in evoluzione in Cina, l’importanza di una gestione attiva del patrimonio non è mai stata così evidente. La dispersione delle performance tra settori e aree geografiche, così come le sfide legate alle obbligazioni e al debito pubblico, rendono cruciale affidarsi a professionisti esperti.
Il servizio di Gestione Patrimoniale offerto da Kairos nasce proprio per rispondere a queste esigenze, offrendo strategie personalizzate, sia da un punto di vista strategico di medio periodo sia nelle scelte più tattiche di breve. L’elevato livello di attenzione e la sartorialità delle soluzioni offerte consentono di accompagnare il cliente nella gestione del suo patrimonio.