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Come resistere al fascino ingannevole del market timing
Di Rosaria Barrile |
Pubblicato il 3 Febbraio 2025
Cercare di anticipare i movimenti dei mercati finanziari, così come fanno i trader di professione, può risultare persino controproducente per il piccolo risparmiatore

Qual è momento migliore per iniziare a investire o, viceversa, per liquidare un investimento cercando di anticipare l’andamento della quotazione vendendo appena prima di un ribasso e acquistando poco prima di un rialzo? Sono le domande che si pone chi intende puntare sul market timing per ottenere un rendimento, cercando di sfruttare le oscillazioni dei mercati.
Cercare di utilizzare questa tecnica tuttavia può rivelarsi un’illusione, se non addirittura un vero e proprio boomerang, come spiega Marina Maghelli, membro del Cda di Efpa Italia, una delle affiliate della European Financial Planning Association. «Gli investitori che scelgono questa strategia si basano unicamente sulle proprie intuizioni – e sulle loro conoscenze in materia finanziaria – per provare a “indovinare” il momento giusto per investire o disinvestire. La promessa del market timing è attraente: acquistare ai minimi e vendere ai massimi per massimizzare i rendimenti. Tuttavia, questo modello ideale si scontra con l’imprevedibilità del mercato, che rende estremamente difficile identificare con precisione i momenti giusti, oltre al fatto che molti investitori tendono a sovrastimare la loro capacità di interpretarne correttamente i segnali».
Molti studi dimostrano che il market timing comporta dei rischi, ma esistono delle strategie alternative che possono aiutare i risparmiatori a non farsi “tentare”. Uno dei rischi maggiori di questa strategia è quello, infatti, di rimanere esclusi dalle giornate più redditizie.

 

Marina Maghelli, componente del cda di Efpa Italia

 

«Secondo uno studio di JPMorgan, dal 2003 al 2022, chi ha perso solo le 10 migliori giornate di mercato ha visto i propri rendimenti dimezzarsi rispetto a chi è rimasto investito per tutto il periodo. Essere fuori dal mercato, probabilmente, evita al risparmiatore qualche seduta dolorosa, ma allo stesso tempo aumenta la probabilità di perdere i giorni migliori, che spesso si manifestano immediatamente dopo i giorni peggiori. Alcune valide alternative al market timing possono essere, il “buy-and-hold” (letteralmente compra e tieni), i piani di accumulo del capitale (PAC) e la diversificazione. Sono strategie che permettono di sfruttare la crescita di lungo termine del mercato, mitigando gli effetti delle fluttuazioni di breve periodo, oltre che di ridurre il rischio legato alle proprie emozioni o all’overconfidence», conclude Maghelli. «Per il risparmiatore, una strategia basata su una corretta pianificazione finanziaria, con obiettivi chiari e una gestione del rischio calibrata è più efficace e meno stressante rispetto al tentativo di anticipare il mercato. Anche i gestori di portafoglio e gli asset manager, professionisti con anni di esperienza e sofisticati strumenti di analisi, trovano difficile battere il mercato. Da qui la domanda: se non riescono loro, come si può pensare di poterci riuscire da soli?».