Sabatino Sorrentino già Master Sommelier nel 2010 alla prestigiosa Alma di Colorno (allora del Maestro Gualtiero Marchesi) e attualmente direttore della Guida Vini di Vignaioli Artigiani Maretti, di recente ha degustato i vini del dream team di The Wine of Champions suscitando grande interesse sui social media di ex campioni di calcio del calibro di Ronaldinho, Amauri, Julio Cesar e tanti altri account instagram compreso quello ufficiale di The Wine of Champions che riunisce e rappresenta tantissimi fuoriclasse. Le degustazioni del Master Sommelier albinetano hanno realizzato oltre duecentomila visualizzazioni (si evince dagli account coinvolti) e tanto apprezzamento in pochissime ore. The Wine of Champions è un progetto che unisce la passione per il vino e quella per il pallone e che sta facendo il giro del mondo grazie all’intuito di Fabio Cordella, titolare dell’iniziativa e produttore di vino nel magnifico territorio del Salento con un passato da Direttore Sportivo.
Come è nata l’idea delle degustazioni?
All’insaputa di tutti ho degustato alcune bottiglie della selezione di The Wine of Champions che avevo nel mio ristorante l’Eco del Mare di Albinea e mi erano state regalate da un amico. A quel punto ho mandato a Fabio Cordella le registrazioni con il mio personale parere – sincero e disinteressato – e successivamente sono nati con mia grande sorpresa i post con i complimenti dei campioni per il lavoro svolto. Degustare i vini e mandare le registrazioni ai produttori è un modus operandi che pratico da quando mi occupo di vini, questo mi ha sempre consentito di confrontarmi e crescere. Ho provato delle belle emozioni nel vedere le mie degustazioni sui profili social dei campioni. Per esempio Ronaldinho, con oltre 76mila followers, ha pubblicato nelle sue storie per ventiquattro ore una mia degustazione – ma è anche una bella soddisfazione professionale raccontare il vino è creare interesse. Una grande passione che porto avanti con cura e dedizione da oltre venticinque anni.
Ma come sono i vini che ha degustato?
I vini sono meravigliosi, hanno un profilo elegante con una bella espressività territoriale e dei varietali impiegati, ottimo è anche l’impiego dei legni nobili per l’affinamento che definisce lo stile del produttore.
Alcuni esempi?
Il Primitivo Salento IGP 2018 dedicato a Ronaldinho ha un volume gustativo di grande classe, l’estrazione del frutto è delicato e avvolgente, mentre il vino da Malvasia Nera di Amauri 2021 è territoriale, ampio e complesso, ha una bevibilità sorprendente, poi il Negroamaro di Ivan Zamorano porta con sé un eleganza che ho definito “severa” con i tipici richiami olfattivi di caffè, dal sorso teso, asciutto e sapido, senza dimenticare il rosso dedicato a Frey capace di coniugare nel blend il frutto rosso e nero del primitivo del Salento e l’avvolgenza del Merlot che regala un tocco internazionale. Sugli scudi anche il Salento Rosso IGP realizzato per Julio Cesar ex portiere dell’Inter e della nazionale del Brasile, un vino capace di regalare in degustazione una doppia lettura “strutturale e gustativa” e così via con tanti altri vini.