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Pmi, per chi suona la campana dei mercati finanziari
Di Rosaria Barrile |
Pubblicato il 3 Dicembre 2024
Anna Lambiase, ceo di IR Top Consulting, spiega come e perché cogliere l’opportunità di accedere ai bonus che favoriscono la quotazione in Borsa

La quotazione in Borsa rappresenta una grande opportunità da cogliere, nel 2025, per tutte le Pmi che cercano capitali per crescere. In Italia le imprese di piccola e media dimensione hanno la possibilità di accedere in modo efficiente ad una platea selezionata di investitori focalizzati sulle small-cap attraverso l’Euronext Growth Milan (EGM), che offre un percorso di quotazione più rapido e flessibile rispetto al mercato principale e che ha permesso di raccogliere ben 6,1 miliardi di euro dal 2009 ad oggi.
I requisiti di accesso sono infatti semplificati: non è prevista una dimensione minima della società in termini di capitalizzazione e, per quanto riguarda il flottante, è sufficiente una soglia del 10%. Anche gli adempimenti post-quotazione sono calibrati, per costi, governance e regolamentazione, sulla struttura delle pmi.
«Le società che abbiamo accompagnato in Borsa riconoscono alla quotazione una grande opportunità in termini di visibilità ottenuta sia a livello nazionale, sia internazionale, permettendo di rafforzare il proprio standing con la possibilità di accedere a nuova finanza e continuando a mantenere il controllo e governo della propria azienda», spiega Anna Lambiase, ceo di IR Top Consulting, società che da oltre 20 anni affianca le imprese nel ruolo strategico di advisor finanziario.
Per incentivare le Ipo è stato introdotto nel 2018 il credito di imposta sui costi di quotazione, noto anche come Bonus Ipo. Tale agevolazione si applica a tutte le pmi che si quotano in un mercato regolamentato o in sistemi multilaterali di negoziazione come l’Euronext Growth Milan e prevede un credito d’imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute, fino a un massimo di 500 mila euro l’anno. Tale misura secondo l’Osservatorio ECM di IR Top Consulting nel periodo 2018-2023 ha favorito le quotazioni in Borsa di 149 aziende per un utilizzo di circa 59 milioni di euro. In aggiunta al bonus Ipo nazionale, le imprese lombarde potranno accedere dal 2025 a un’agevolazione aggiuntiva. Si tratta di “Quota Lombardia”, una nuova misura promossa dalla Regione con uno stanziamento 25 milioni di euro nel triennio 2025-2027. L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto nel limite massimo di 600 mila euro per i costi relativi alla quotazione, di cui massimo 300 mila euro per i costi legati all’ammissione e 300.000 euro per quelli relativi ai servizi di consulenza correlati alla quotazione, sostenuti nei tre anni successivi. Tale agevolazione si somma alla precedente e rappresenta la vera novità del prossimo triennio 2025-2028. «Per sfruttare al meglio l’opportunità della quotazione, alternativa al tradizionale ricorso al sistema bancario, e per accedere alle agevolazioni fiscali con le carte “in regola”, occorre rivolgersi a chi è in grado di condividere la strategia dell’impresa. Preparare una Pmi alla quotazione richiede un approccio “taylor-made” differente da quello della banca tradizionale, perché molto personalizzato: lavoriamo insieme all’imprenditore almeno sei mesi prima del suono della campanella», precisa Lambiase.

 

Anna Lambiase, ceo di IR Top Consultin

 

L’approccio si divide in due fasi: la prima è la verifica della fattibilità della quotazione e consiste in un’analisi profonda del business model, dei requisiti di Ipo e dell’adeguatezza dei sistemi di pianificazione strategica. Si conclude con una valutazione della società ai fini dell’accesso in Borsa. «La seconda fase richiede una condivisione della strategia, una formazione del team interno, la verifica del sistema di controllo di gestione, la costruzione del piano industriale, l’analisi della governance societaria e del posizionamento competitivo a livello nazionale e internazionale», conclude Lambiase. «Sviluppiamo inoltre la conoscenza delle logiche di investimento e del funzionamento del mercato azionario: arrivare in Borsa preparati è fondamentale per il successo dell’operazione».