Se la Cop29 in Azerbaijan ha riportato il clima al centro del dibattito politico dopo mesi sottotraccia, gli investitori non hanno mai smesso di far propri i temi legati alla sostenibilità. Lo testimoniano i dati raccolti dalla tredicesima edizione delle Settimane SRI (Sustainable and Responsible Investment), andata in scena dal 24 ottobre al 7 novembre su iniziativa dell’associazione Forum per la Finanza Sostenibile. Come spiegato ai microfoni di FR|Vision da Francesco Bicciato, direttore generale dell’ente, l’importanza di aiutare l’ambiente e promuovere l’inclusione sociale sia dentro che fuori le aziende viene infatti percepita come un fattore chiave da tutti i player del settore. «La ricerca sugli operatori istituzionali mostra che casse di previdenza e compagnie d’assicurazione sono quasi interamente dotate di strumenti Esg», ha detto, «mentre la quota di chi investe secondo criteri etici raggiunge l’80% tra le fondazioni bancarie».
Una situazione riscontrabile anche tra i comuni risparmiatori e più in generale nell’economia reale, dove la fotografia scattata dal Forum vede crescere dal 56% al 70% il numero di Pmi interessate alla materia.
Non è però soltanto positivo lo scenario descritto dal numero uno delle Settimane SRI, che pure quest’anno hanno registrato numeri da record grazie a oltre 2 mila partecipanti spalmati sui 14 giorni di appuntamenti. Tra le maggiori criticità, emerge in particolare una produzione normativa che ha sì cercato di aumentare la trasparenza del comparto ma si è finora rivelata troppo “ingessata” rispetto alle esigenze degli asset manager.
«Occorre essere più aderenti ai tempi e alle necessità degli operatori finanziari», ha commentato Bicciato, che non ha però mancato di sottolineare come le istituzioni europee si stiano muovendo su alcuni fronti: primo tra tutti il Sustainable Finance Disclosure Regulation, che impone regole comuni per la divulgazione di informazioni sulla sostenibilità e dà la definizione di investimento sostenibile.
Francesco Bicciato direttore generale del Forum per la Finanza Sostenibile
Quanto alla Cop29, la conferenza delle Parti iniziata l’11 novembre a Baku, Bicciato crede si debba trovare un accordo tra gli Stati sulla decarbonizzazione e far sì che anche i fondi di investimento aumentino la loro attenzione sulle fonti rinnovabili. Ma poiché alcuni Paesi stanno facendo dietrofront e il ritorno di Trump alla Casa Bianca rischia di complicare ancora di più le cose, la priorità è anche un’altra: «Evitare che il Fondo Mondiale per l’Ambiente, organizzazione che gestisce i finanziamenti per la protezione ambientale, venga ulteriormente depauperato delle sue risorse».