Secondo Rahul Bhushan, global head of Index di Ark Invest Europe, i mercati appaiano convinti che Trump vinca le elezioni. Lo si può vedere in particolare nell’andamento dei titoli bancari e delle criptovalute negli ultimi mesi. In generale, i settori che si prevede beneficeranno della deregolamentazione o dei tagli alle tasse sotto un’amministrazione Trump hanno registrato performance elevate. Il mercato sembra inoltre essere particolarmente ottimista in vista delle elezioni, cosa rara.
«Guardando al futuro» sostiene Bhushan «la tenuta della spesa dei consumatori, degli utili societari e del mercato azionario suggerisce che l’ottimismo dei mercati finanziari potrebbe essere più fondato sulla realtà di quanto molti credano. Forse la vera domanda da porsi non è se l’economia possa continuare a sfidare le previsioni, ma se siamo disposti a rivedere il nostro modo di pensare per adattarlo a questa nuova realtà».
Dello stesso parere e per le stesse ragioni anche Stanley Druckenmiller, ideatore di un fondo che gestiva 12 miliardi di dollari ed ex money manager di George Soros: «Personalmente non sosterrei mai nessuno dei due» ha detto «ma mercati sono molto convinti che Trump vinca le elezioni presidenziali. Lo si è visto dai titoli bancari, lo si è visto dalle criptovalute». Secondo quanto riportato da Bloomberg, Druckenmiller ritiene che Trump sia un «pallone gonfiato» ma che una presidenza Harris sarebbe negativa per gli affari.
Anche per Jp Morgan, i mercati finanziari hanno mostrato segnali che suggeriscono una vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali. Secondo gli strateghi di Jp Morgan, i mercati hanno valutato il cosiddetto “Trump trade” che riflette principalmente l’aspettativa di un ambiente favorevole alle imprese e di una spinta significativa all’economia americana attraverso lo stimolo fiscale, mentre hanno tenuto d’occhio le quote di scommesse sempre più favorevoli a una vittoria repubblicana alle prossime elezioni. In particolare, la probabilità di rielezione di Trump è salita al 56% secondo i bookmaker, mentre la probabilità di un Senato controllato dai Repubblicani ha superato l’80%.
Nel terzo trimestre, l’economia statunitense è cresciuta a un tasso annualizzato vicino al 3,5%. Anche i mercati azionari hanno registrato andamenti positivi, con l’S&P 500 che ha raggiunto nuovi massimi storici, segnando la sua sesta settimana consecutiva di guadagni—la striscia vincente più lunga del 2024.
Gli asset di rischio continuano a beneficiare di un contesto “Goldilocks”, caratterizzato da una crescita economica robusta e da un ciclo di allentamento monetario a livello globale. La stagione degli utili del terzo trimestre ha avuto un ottimo inizio, con risultati forti soprattutto dalle grandi banche, che mostrano segnali di un miglioramento nell’attività di investment banking. Questo suggerisce che le istituzioni finanziarie potrebbero tornare a essere più attive e a espandere i loro affari. La resilienza dell’economia statunitense, misurata in termini di crescita, vendite e utili, è stata notevole, superando il pessimismo diffuso.
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I mercati finanziari hanno puntato su Trump
Lo dimostrano il buon andamento dei titoli bancari, delle criptovalute e dei settori che beneficerebbero di una deregolamentazione