Cento euro per i lavoratori dipendenti con almeno un figlio a carico, sposati o uniti civilmente, a dicembre con la tredicesima. È il Bonus Natale, che quindi non andrà alle coppie non coniugate. Più nel dettaglio, il Bonus Natale è erogato ai lavoratori dipendenti (non importa con che tipologia di contratto, determinato o indeterminato non fa differenza) in presenza delle seguenti condizioni, che devono sussistere congiuntamente: avere, nell’anno d’imposta 2024, un reddito complessivo non superiore a 28.000 euro; avere sia il coniuge (non legalmente ed effettivamente separato) sia un figlio (anche se nato fuori del matrimonio, riconosciuto, adottivo o affidato) fiscalmente a carico.
I nuclei monoparentali
In caso di separazione o di divorzio non è prevista l’erogazione del bonus. Ne hanno comunque diritto i nuclei mono-genitoriali che si trovano nelle seguenti condizioni:
• uno dei genitori è deceduto;
• uno dei genitori non ha riconosciuto il figlio nato fuori del matrimonio;
• il figlio è stato adottato da un solo genitore (destinatario del bonus) oppure è stato affidato o affiliato a un solo genitore (destinatario del bonus).
«In queste tre ipotesi» spiega l’Agenzia delle Entrate nella circolare «il bonus spetta all’unico genitore non coniugato o, se coniugato, successivamente separatosi legalmente ed effettivamente. In tali casi – che si connotano appunto per la presenza di un unico genitore – si osserva, inoltre, che la situazione di convivenza more uxorio (cioè se ad esempio l’unico genitore convive con un altro partner, ndr) non preclude la spettanza del bonus».
I conviventi
I semplici conviventi non hanno diritto al bonus. «Se il figlio a carico» si legge ancora nella circolare «ha due genitori che lo hanno entrambi riconosciuto, il bonus non spetta al genitore lavoratore dipendente che vive con il figlio e con l’altro genitore (non coniugato, ndr) in un rapporto affettivo stabile, a prescindere dal fatto che tale rapporto sia stato o meno dichiarato all’anagrafe comunale».
La cifra
Il Bonus Natale viene rapportato ai giorni di lavoro, quindi se il periodo di lavoro va da gennaio a dicembre si ha diritto alla misura massima prevista pari a 100 euro; se invece il richiedente, pur in regola con gli altri requisiti familiari e reddituali, avesse lavorato meno di 12 mesi, a quel punto la spettanza del bonus verrebbe rapportata non più al periodo gennaio-dicembre ma alle mensilità effettive di lavoro svolto. Più esattamente «i giorni per i quali spetta il bonus coincidono con quelli che hanno dato diritto alla retribuzione e, in presenza di più redditi di lavoro dipendente, i giorni compresi nei periodi in comune fra i diversi lavori contemporanei devono essere computati una sola volta. In ogni caso, nessuna riduzione del bonus deve essere effettuata in presenza di particolari modalità di articolazione dell’orario di lavoro (ad esempio, il part-time)».
Come richiederlo
Per ottenere il Bonus Natale bisogna richiederlo al datore di lavoro. È infatti il sostituto d’imposta (pubblico o privato) che lo riconosce sulla busta paga della tredicesima previa richiesta del lavoratore dipendente.