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I cambiamenti per la sostenibilità non sono facili ma sono impossibili da fermare
Di Antonio Potenza |
Pubblicato il 22 Ottobre 2024
Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile ha analizzato su FR|Vision il quadro geopolitico ed economico per tracciare il percorso della transizione green. Percorso che passa anche attraverso la consulenza finanziaria

«La sostenibilità sta arrivando da tutte le parti». A dirlo è Enrico Giovannini, ex ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili del Governo Draghi, oggi direttore scientifico di ASviS, Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, durante una delle puntate di Risparmio&Altre Storie, in versione speciale per l’Efpa Italia Meeting 2024.
Ma cosa significa “da tutte le parti” alla luce dell’orizzonte dell’escalation in Medio Oriente, della guerra Russia-Ucraina e delle dibattute elezioni politiche americane che potenzialmente potrebbero stravolgere il percorso verso un mondo più sostenibile intrapreso fin qui?
Significa che «molte imprese, anche italiane, hanno capito che essere sostenibili vuol dire trasformazione tecnologica» e questo si traduce in maggiori profitti, in un aumento della produttività ed esportazioni. È vero, dice Giovannini, che il quadro geopolitico sta inviando segnali contraddittori per quanto riguarda l’evolvere della sostenibilità. «Ad esempio», racconta, «mentre in Italia si discute di rinviare il green deal, la Cina impone alle sue imprese quotate la rendicontazione di sostenibilità per poter accedere ai nostri mercati». Da Oltreoceano arrivano ulteriori preoccupazioni. Se i repubblicani dovessero tornare alla Casa Bianca, stando alle recenti parole di Donald Trump, la corsa alla sostenibilità potrebbe subire un arresto. «Ricordiamo che Trump come primo atto uscì dagli accordi di Parigi sul clima», ma allo stesso tempo durante la sua Presidenza «si ebbe il record di chiusura delle centrali a carbone negli Stati Uniti».

 

Enrico Giovannini, direttore scientifico di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile

 

Resta allora importante portare all’attenzione di consulenti e operatori del settore ancora una volta il tema della sostenibilità. Lo è per tre ragioni, spiega Giovannini. «La prima è che se il sistema produttivo deve evolvere in questa direzione ha bisogno della finanza e la finanza deve essere in grado di identificare quei progetti trasformativi adatti a tale evoluzione». Continua: «La seconda è che in Italia sta arrivando la direttiva sul Corporate social responsability e il mondo della finanza sarà chiamato a distinguere tra chi chiacchiera e chi fa le cose». In ultimo «perché la tecnologia e l’economia vanno in quella direzione».
Non c’è modo quindi di fermare, nonostante le difficoltà, il cambiamento sostenibile, afferma l’esperto. Un tema, questo, “anche europeo, perché, come dice il rapporto Draghi, se vogliamo andare in quella direzione e guadagnare competitività per aumentare il reddito, l’occupazione e difendere l’ambiente dobbiamo investire”.