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La transizione digitale ha sempre bisogno del fattore umano
Di Mario Bulgheroni |
Pubblicato il 8 Ottobre 2024
Anche nel settore immobiliare non è sufficiente appoggiarsi ai risultati ottenuti da un’analisi informatizzata, perché occorrerà sempre l’esperienza di un professionista

Il settore immobiliare, che da sempre costituisce la pancia patrimoniale più importante del nostro Paese, non è immune dalla transizione verso il digitale, anzi gli impatti saranno sempre più significativi. Senza entrare nel merito della tecnologia che sicuramente porterà molti vantaggi anche in questo settore (ovviamente se si è preparati e consapevoli di come utilizzare i nuovi strumenti nel quotidiano) ciò che mi preme evidenziare è il fatto che l’elemento storico, e cioè l’importanza di avere a disposizione dati certi, aggiornati e completi del patrimonio immobiliare, deve esserci sempre.
Perché non è sufficiente appoggiarsi ai risultati ottenuti da un’analisi informatizzata che, per quanto evoluta e rapida nell’incrociare i dati, manca comunque di una caratteristica essenziale: il fattore umano. È solo la competenza di un professionista, ad esempio l’esperto visurista che, grazie alla sua esperienza e sensibilità riesce a cogliere quei dettagli che evitano il gravame, attivando in tal modo un circolo virtuoso in ogni compravendita.
E quindi, ai dati acquisiti dal catasto e dalla conservatoria, unisce la sua analisi accurata e in tempo reale dello stato dell’immobile (in sintesi come è stato processato dalla nascita fino all’atto della vendita andando anche eventualmente ad aggiornare alcuni dati catastali).
Per utilizzare una metafora, i visuristi sono come i medici che prescrivono una serie di analisi atte a verificare lo stato di salute, mentre le banche dati online sono solo una parte degli esami, ad esempio sono le analisi del sangue. Per cui alla tecnologia e velocità, cose importanti ai nostri giorni, è fondamentale unire la competenza, frutto di esperienza e formazione del singolo professionista.
Favorire un’analisi corretta del dato è una cosa semplice che non solo aiuta e indirizza l’acquirente dell’immobile verso un acquisto sicuro e garantito, non solo aiuta il professionista immobiliare che aumenta sempre più in solidità reputazionale e quindi in portafoglio lavorativo, ma aiuta anche le casse dell’erario, e quindi l’intera comunità, perché farebbe registrare un potenziale incremento di imposte ipotecarie e catastali, inevase, fino al momento della scoperta, per difetto.

 

Mario Bulgheroni, presidente Confassociazioni Consumatori, presidente AVI, Associazione Professionale Esperti Visuristi Italiani

 

Per quando riguarda il valore aggiunto che questa figura professionale può portare all’intero iter esecutivo nelle aule di un tribunale, l’affidare loro i diritti reali dell’immobile velocizza l’intero processo. Mi spiego: se le visure ipocatastali vengono effettuate erroneamente, si interrompe la prosecuzione dell’attività di vendita che ferma, anche per più volte, l’iter di emissione del decreto da parte del Giudice. Pertanto, integrare le competenze specifiche degli esperti visuristi nel campo delle visure ipocatastali con quelle esclusive dei Consulenti Tecnici d’Ufficio, ai quali i Giudici affidano la valutazione tecnico/economica, rappresenta la soluzione vincente per tutti.
Infatti, esperienze quotidiane di affiancamento ai Giudici delle Esecuzioni da parte degli esperti visuristi, come si sta verificando quotidianamente presso il Tribunale di Como, dimostrano concretamente l’aumento del livello di efficientamento e di chiusura delle pratiche di esecuzione immobiliare, in tempi anche più rapidi rispetto a situazioni standard in cui non si ricorre all’esperto o lo si sceglie con superficialità.