I risparmiatori italiani campanilisti: non snobbano le big americane, ma nelle scelte di portafoglio cercano la familiarità del territorio. Questo quanto ha evidenziato dall’analisi di eToro, la piattaforma di trading e investimento, che ha osservato la composizione dei portafogli azionari dei suoi 30 mila utenti residenti in Italia, suddividendoli per le loro città di appartenenza.
Nel dettaglio, nelle loro scelte di allocazione, gli investitori retail italiani continuano a guardare con grande attenzione ai colossi tecnologici, guidati dall’inarrestabile entusiasmo che circonda l’AI e l’innovazione tecnologica in senso più ampio. Nvidia è presente in un portafoglio su tre (30%), seguita da Tesla Motors (27%), Amazon (26%), Apple (19%) e Meta (17%), con quest’ultima che mantiene alle sue spalle Microsoft (16%). Guardando ai titoli italiani più popolari, al primo posto spicca Eni, presente nell’8% dei portafogli degli utenti eToro e particolarmente apprezzata dagli investitori del Sud Italia, che mostrano di includere più frequentemente il titolo nelle loro strategie rispetto ai concittadini del centro e nord Italia
«L’analisi» spiega Gabriel Debach, Market Analyst at eToro, «mette in luce un approccio bilanciato degli investitori italiani, che dimostrano un forte legame con le imprese del proprio territorio pur mantenendo un vivo interesse per le dinamiche di innovazione e crescita offerte dalle Big Tech. Tale modello di investimento riflette non solo una predilezione per il noto e il familiare, ma anche una strategica apertura verso opportunità di sviluppo globale.”
eToro ha indicizzato tutti i titoli per ciascuna città, così da delineare quale sia la probabilità che un cittadino di quel territorio investa in una determinata azione rispetto alla percentuale nazionale. L’analisi ha visto emergere una forte appartenenza territoriale, soprattutto tra gli investitori delle città e regioni del Nord Italia. Risulta, infatti, frequente vedere un coinvolgimento maggiore degli utenti rispetto alla percentuale nazionale per le società che hanno un legame più forte con il territorio nel quale vivono. Ad esempio, a Bergamo la presenza nei portafogli azionari dei titoli Tenaris Group è superiore del 65% rispetto alla media italiana, quella di Brembo del 42% e quella di A2A del 56%. Nonostante la storia, gli investitori bergamaschi sono più affezionati al titolo energetico rispetto ai milanesi dove la multiutiliy pesa nei portafogli solo per il 42% in più rispetto alla media italiana. A Milano il titolo più presente è quello di Webuild (82%), seguito da Moncler (42%). Leonardo è presente nei portafogli dei comaschi oltre il doppio della media (108%) e a Como oltre il 40% ha in portafoglio Nvidia, il 10% in più rispetto alla percentuale nazionale. La utility Iren acquisisce popolarità tra torinesi e genovesi, a Gabriel Debach aggiunge: «La predilezione per icone regionali nei portafogli degli investitori non riflette solo un’appartenenza geografica, ma sottolinea anche una connessione economico-finanziaria profonda. Ad esempio, gli investitori torinesi mostrano un forte interesse per la Juventus, quelli di Trieste per Banca Generali e quelli di Modena per Ferrari, evidenziando come tali scelte di investimento vadano oltre il semplice sostegno locale per abbracciare una visione più integrata di identità e crescita economica».
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Le azioni degli italiani
Nei portafogli molti hanno i titoli delle grandi aziende tecnologiche e quelli di Eni. Ma dall’analisi di eToro emerge anche un forte legame dei risparmiatori con il territorio che li spinge a detenere quote di aziende locali