Che a 94 anni suonati un finanziere celebre ma appunto anzianissimo come Warren Buffett abbia dato ancora una volta una “lezione” al mercato borsistico del mondo, riducendo i suoi investimenti in azioni prima che i listini crollassero, ad agosto, dimostra una cosa: che l’intelligenza e l’esperienza vincono anche in quella specie di lotteria che si chiama Borsa. Per questo leggere “Economia & Risparmio” è utile: se non ci si informa, non si può neanche tentare – non diciamo riuscire! – di difendere i propri legittimi interessi economici di risparmiatori. E se sfogliamo le pagine dei quotidiani – o di qualche buon sito web (a trovarne) – ci rendiamo conto di quanto sia importante informarsi sulla Borsa, ma anche su altre cose rilevantissime per le nostre tasche: per esempio quando andare in pensione; come ridurre lecitamente al minimo il torchio fiscale che ci spreme soldi ogni giorno; come aiutare chi amiamo a trovare il lavoro giusto. Sembrerà pomposo parlare di “missione” informativa, ma di questo si tratta. Oggi paradossalmente viviamo immersi in un flusso incessante di informazioni confuse dalla Rete, che confondono. Disguidanti, che ci spingono nelle direzioni sbagliate; strumentalizzanti, che ci istigano a volte a spendere male. La buona informazione ci può aiutare, invece, a capire bene le cose che contano. E le testate serie, di qualità – come questa che leggete – la perseguono con forza e capacità. Quest’anno, per la prima volta nella storia, l’educazione finanziaria entra obbligatoriamente nei programmi scolastici di educazione civica. È un passo avanti importante: non risolutivo, perché sarebbe necessario che l’educazione finanziaria avesse dignità di materia autonoma, e con voto di media. Ma è pur sempre un inizio. Utile per gli studenti. Chi studente – ahinoi – non è più, per età, ha però il privilegio e speriamo anche l’abitudine di leggere il giornale. E se lo trova utile, di continuare a leggerlo. Essere utili ai lettori: ecco la vocazione di queste pagine, che tornano in edicola dopo la pausa estiva. Speriamo di riuscirci.