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Criptovalute, arriva la regolamentazione e violarla diventa molto pericoloso
Di Redazione |
Pubblicato il 10 Luglio 2024
Chi offre al pubblico token senza avere l’autorizzazione rischia fino a quattro anni di carcere, mentre chi abusa di informazioni riservate dovrà pagare fino a 5 milioni di euro. Gli operatori hanno un anno per regolarizzare la propria posizione

La reclusione da sei mesi a quattro anni e multe fino a 5 milioni di euro per chi viola le norme, coinvolgendo anche persone fisiche. È quanto previsto dalle nuove regolamentazioni dell’Unione europea in tema di vigilanza sulle criptovalute, con focus sulle emissioni di token, adottato dal Consiglio dei ministri italiano. Il decreto prevede una serie di sanzioni amministrative per le violazioni delle disposizioni sulla manipolazione del mercato delle criptovalute. Più nel dettaglio, le sanzioni pecuniarie applicabili variano da 5.000 a 5 milioni di euro per chiunque abusi di informazioni privilegiate o comunichi illecitamente tali informazioni. Le multe possono arrivare fino al 10% del fatturato annuo della società sanzionata, se l’impatto della violazione è ritenuto significativo.
Per quanto riguarda le sanzioni penali, il decreto stabilisce pene detentive da sei mesi a quattro anni e multe che variano da 5.000 a 10.000 euro per chi offre al pubblico token collegati ad attività oppure richiede l’ammissione alla negoziazione, senza le dovute autorizzazioni.
Il decreto attribuisce a Banca d’Italia e Consob poteri estesi di vigilanza, indagine e intervento. L’attenzione è posta anche sulla prevenzione dell’abuso di mercato e sulla comunicazione illecita di informazioni privilegiate, con sanzioni specifiche per chiunque violi queste disposizioni.
Un aspetto cruciale del decreto riguarda il regime transitorio. Le nuove norme entreranno in vigore il 30 giugno 2025, permettendo ai soggetti già operanti di regolarizzare la propria posizione entro tale data. Gli emittenti di token di moneta elettronica e i prestatori di servizi per le cripto-attività dovranno adeguarsi alle nuove regole per continuare a operare legalmente.