È un bilancio estremamente positivo, ma che dimostra anche una diffusa tendenza a non curarsi delle leggi. La Guardia di Finanza in diciassette mesi ha effettuato quasi nove miliardi di sequestri per frodi fiscali, in larga parte collegati ai bonus casa. Ha scoperto altri 8.743 evasori totali che esercitavano attività d’impresa o di lavoro autonomo nascondendosi completamente al Fisco. Ma c’è stata anche la lotta al fenomeno del sommerso con quasi 60mila lavoratori in nero o irregolari individuati. A questi poi si aggiungono oltre mille casi di evasione fiscale internazionale che sono stati scoperti e in cui si confermano gli schemi delle stabili organizzazioni occulte, delle manipolazioni dei prezzi di trasferimento, delle residenze fiscali fittizie e dell’illecita detenzione di capitali all’estero. A conferma di quanto sia radicato e diffuso il fenomeno dell’evasione ci sono poi i numeri dei reati tributari: quasi 20mila denunce con 423 arresti. I dati si riferiscono al periodo dal 1° gennaio 2023 al 1° marzo 2024 e sono stati resi noti in occasione delle celebrazioni per la festa del corpo che ha spento le 250 candeline dalla propria fondazione avvenuta nel 1774. Risultati che sono il frutto del lavoro delle donne e degli uomini delle Fiamme gialle. Nei diciassette mesi considerati, infatti, la GdF ha eseguito 1,5 milioni di interventi ispettivi e circa 110mila indagini. L’obiettivo è quello di contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia. Con un impegno ancora più intenso per garantire la corretta destinazione delle risorse del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.
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La Finanza recupera 9 miliardi di euro
Scoperti in diciassette mesi quasi 9mila evasori totali e circa 60mila lavoratori in nero