Quanti soldi bisogna avere in banca per stare tranquilli? La risposta più ovvia è che la cifra dipende da quello che si spende perché bisognerebbe avere sul conto corrente soldi sufficiente per pagare le spese fisse come le bollette e l’affitto o il mutuo e quelle indispensabili per vivere, come quelle per gli alimentari o i trasporti. Questo fondo di emergenza dovrebbe essere alimentato mensilmente da una quota parte delle entrate. Secondo la regola del 50/30/20, teorizzata dalla senatrice statunitense Elizabeth Warren, la metà del reddito dovrebbe essere usata per le spese assolutamente necessarie, il 30% per quelle voluttuarie e il 20% deve essere accantonato per le emergenze. Una volta raggiunta una cifra sufficiente per affrontare gli imprevisti come la perdita del lavoro, gli accantonamenti mensili possono essere investiti in attività finanziarie. Ma quale cifra può essere considerata sufficiente?
La maggior parte degli esperti suggerisce di avere abbastanza soldi in banca per far fronte alle spese mensili per un periodo di sei mesi. Quindi, se si spendono in media 2.500 euro al mese, in banca si dovrebbe avere almeno 15.000 euro, mentre se si riescono a spendere solo 1.000 euro al mese, ne basterebbero 6.000. Naturalmente il periodo di tempo da coprire spendendo il denaro depositato in un istituto di credito è una scelta personale. Tant’è che alcuni esperti, più prudenti, consigliano di avere in banca i soldi che bastano per coprire le spese per otto mesi, periodo di tempo necessario, in media, per trovare un nuovo lavoro, mentre altri, più propensi al rischio, affermano che basta avere una quantità di denaro sufficiente per far fronte a tre mesi di spese. Gli esperti consigliano, poi, di avere nel portafoglio – per essere pronti a qualsiasi evenienza – tra i 100 e i 300 euro contanti, ma anche una piccola quantità di denaro liquido in casa.
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Quanti soldi bisogna avere in banca per affrontare le emergenze senza stress
La cifra da tenere in conto corrente, accumulata mettendo da parte una quota del reddito, dipende dalle uscite mensili e, secondo gli esperti, dovrebbe essere sufficiente per affrontare spese fisse e variabili per un periodo che varia dai tre agli otto mesi