Leggerlo è quasi impossibile, capirlo una questione da addetti ai lavori, laureati in giurisprudenza, tanti sono i rimandi a norme precedenti riviste. Ma il decreto Salvacasa, ovvero quello che sana le piccole irregolarità edilizie, interessa moltissimi e, secondo il ministero, riguarda circa l’80% del patrimonio immobiliare italiano. Vediamo i punti salienti.
Quanto costa
Per sanare le irregolarità si deve ottenere il permesso e fare la segnalazione certificata di inizio attività in sanatoria. E bisognerà pagare una sanzione pari al doppio dell’incremento del valore dell’immobile per gli interventi effettuati, con un importo compreso tra 1.032 e 30.984 euro.
I tempi
Il Comune deve pronunciarsi sulla richiesta di permesso entro 45 giorni. Diversamente la richiesta è accolta in automatico.
Tolleranze costruttive
Sono sanabili gli scostamenti rispetto ai progetti dell’altezza, della cubatura o della superficie coperta. Restano del 2% per una superficie superiore a 500 metri quadri, passano al 3% per una superficie compresa tra i 300 e i 500 metri quadri, al 4% per una superficie compresa tra i 100 e i 300 metri quadri e al 5% sotto i 100 metri quadri.
Tolleranze esecutive
Sono sanabili le irregolarità e le modifiche alle finiture degli edifici di minima entità, la diversa collocazione degli impianti e delle opere interne. Sono comprese le irregolarità esecutive di muri esterni e interni e la difforme ubicazione delle porte e delle finestre.
Camere e soppalchi
Le stanze leggermente più grandi sono legittime se rientreranno nelle nuove percentuali di tolleranza. Per le stanze e i soppalchi non dichiarati, va verificato il rispetto delle regole sulla conformità e la compatibilità della nuova cubatura con le regole urbanistiche dei Comuni.
Chiusura delle verande
Può essere regolarizzata esclusivamente se la realizzazione risulta compatibile con le regole urbanistiche del Comune e richiede comunque il pagamento della sanzione.
Accertamento di conformità
Finora, l’opera doveva essere conforme alla normativa edilizia e urbanistica vigente sia al momento della realizzazione, sia al momento della presentazione dell’istanza. Il decreto Salvacasa semplifica la normativa, richiedendo la doppia conformità solo nei casi più gravi.
Stato legittimo dell’immobile
Per dimostrare lo stato legittimo sarà sufficiente presentare il titolo che ha disciplinato l’ultimo intervento edilizio, anche in sanatoria.
Mutamento destinazione d’uso
All’interno della stessa categoria funzionale, il mutamento della destinazione d’uso sarà sempre ammesso. Tra diverse categorie funzionali, il mutamento della destinazione d’uso sarà ammesso limitatamente alle categorie residenziale, turistico-ricettiva, produttiva e direzionale, commerciale. Sono escluse dalle semplificazioni le unità immobiliari al primo piano fuori terra.