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Il miglior alleato degli investimenti è sempre il fattore tempo
Di Rosaria Barrile |
Pubblicato il 20 Maggio 2024
Tra gli errori c’è quello di movimentare il portafoglio sulla base delle oscillazioni di breve periodo. Marina Maghelli di Efpa spiega perché può essere controproducente

Il nostro portafoglio, inteso come l’insieme degli investimenti già sottoscritti, trova nel fattore tempo il suo migliore alleato: la fretta è una cattiva consigliera sia nelle scelte di allocazione dei risparmi, sia quando si tratta di gestirli nel concreto.
«Occuparsi dei propri investimenti richiede certamente tempo: occorre, infatti, sia per effettuare una pianificazione finanziaria in linea con le proprie esigenze, sia quando è necessario capire come e se modificare il portafoglio. Le scelte di acquisto o di vendita condizionate dalla fretta sono generalmente piuttosto dannose», spiega Marina Maghelli, membro del CdA di Efpa Italia, una delle affiliate della European Financial Planning Association.
Tra gli errori più diffusi vi è infatti quello di movimentare spesso il portafoglio sulla base delle oscillazioni di breve periodo. «Sui mercati vi sono dei movimenti che sono “fisiologici”: cercare di rincorrere i rialzi, oppure vendere al primo segnale di un calo non è solo poco efficace, ma persino svantaggioso. Gli studi dimostrano che il “market timing” che consiste nel voler anticipare i movimenti dei mercati, cercando di vendere prima di un ribasso o acquistare prima di un rialzo, è controproducente per il portafoglio, perché i mercati sono imprevedibili e nel tempo recuperano sempre il terreno perso durante le fasi di forte volatilità».
«Se guardiamo ad esempio all’indice azionario americano S&P 500 dalla fine del 2002 alla fine del 2017», sottolinea Maghelli, «vediamo che i rendimenti medi annualizzati sono stati quasi del 10% per chi ha avuto la pazienza di rimanere investito, a differenza di coloro che, perdendo i 40 giorni migliori di mercato, hanno avuto un rendimento medio annualizzato negativo del 3% circa. La volatilità, spesso confusa con la perdita, è la misura dello scostamento dei prezzi delle attività finanziarie dal proprio valore medio. È utile ricordare però che la volatilità, nel tempo, tende ad abbassarsi e i mercati tornano a salire».

 

Marina Maghelli, componente del cda di Efpa Italia

 

Per trarre vantaggio dal fattore “tempo” è opportuno quindi seguire alcuni accorgimenti, come quelli indicati da Maghelli: «Occorre individuare i propri obiettivi di investimento e il tempo corretto per raggiungerli. Spesso invece si tende ad assegnare ai propri investimenti un orizzonte temporale breve più per prudenza che per effettiva necessità. È fondamentale dare il tempo necessario al nostro investimento di “lavorare”, non focalizzarsi sulle oscillazioni di breve termine e farsi tentare dal market timing ed evitare di farsi guidare dalle emozioni. Vince chi ha pazienza».