È un’Italia stravagante e surreale quella che emerge dall’analisi delle statistiche fiscali sull’Irpef, pubblicate pochi giorni fa dal dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia. Un’Italia dove il Comune più ricco è quello di Portofino, con 281 persone che dichiarano un reddito medio poco più alto di 97 mila euro annui, grazie anche a un cittadino dal cognome di Berlusconi e dal nome di Piersilvio. Il Comune meno ricco d’Italia è, al contrario, un paesino in provincia di Como, Carvagna, dove appena 87 contribuenti, su 172 abitanti, hanno presentato la dichiarazione dei redditi, dichiarando un reddito medio di appena 7.402 euro.
Notevole la prestazione di Lajatico, in provincia di Pisa, dove 965 contribuenti dichiarano in media 56 mila euro annui. Rileva probabilmente la circostanza che vede proprio a Lajatico la residenza di Andrea Bocelli, star della musica lirica e pop internazionale. Il terzo posto per ricchezza media va a Basiglio (Milano), con 53 mila euro pro-capite, agevolati forse verso la statistica dal fatto che la famiglia Doris, proprietaria di Banca Mediolanum, risiede proprio lì…
Torna in mente il grande poeta romano Carlo Alberto Camillo Salustri – in arte Trilussa, vissuto tra Otto e Novecento – con la sua geniale definizione di “statistica”: “Da li conti che se fanno / secondo le statistiche d’adesso / risurta che te tocca un pollo all’anno: / e, se nun entra nelle spese tue, / t’entra ne la statistica lo stesso / perch’è c’è un antro che ne magna due”.
Ma, poesie a parte, le statistiche fiscali dell’Irpef restituiscono la foto di un’Italia spaccata a metà. Nel 2023 sono state circa 42 milioni le dichiarazioni (+1,3% del 2022) e il reddito medio è salito a 23.650 euro, in aumento del 4,9% rispetto al reddito medio dichiarato nel ’22. La Regione con il reddito medio più elevato è la Lombardia (27.890 euro), seguita dalla provincia autonoma di Bolzano (27.230 euro), mentre la Calabria è quella con il reddito più basso (17.160 euro). In Sicilia il reddito si ferma a 18 mila euro e in Sardegna a 19 mila. Il divario tra Nord e Sud rimane impressionante.
I dati delle dichiarazioni 2023 descrivono anche l’origine del reddito degli italiani: i redditi da lavoro dipendente e da pensione rappresentano circa l’83% del reddito complessivo dichiarato, e il reddito medio più elevato è quello da lavoro autonomo, pari a 64.670 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori (titolari di ditte individuali) è pari a 27.420 euro. I lavoratori dipendenti dichiarano mediamente 22.280 euro e i pensionati 19.750 euro. La distribuzione dell’imposta per classi di reddito mostra che i contribuenti con redditi fino a 35.000 euro (l’80% del totale) dichiarano il 37% dell’imposta netta totale, mentre il restante 63% è dichiarato dai contribuenti con redditi superiori a 35.000 euro (il 20% del totale contribuenti). È quest’ultima, in sostanza, la fascia su cui pesa maggiormente la tassazione, visto che il 20% dei contribuenti paga il 63% della tassa.
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Le Italie dei redditi. Il 20% dei contribuenti paga il 63% delle imposte
La dichiarazione media del 2023 è di 23.650 euro e il Comune più “ricco” è Portofino, seguito da Lajatico, in provincia di Pisa, e Basiglio