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Ecco come risparmiare. Qualche consiglio per riuscire ad accantonare del denaro per far fronte a spese impreviste
Di Franco Oppedisano |
Pubblicato il 1 Aprile 2024
Un obiettivo chiaro da raggiungere, un metodo e un po’ di attenzione negli acquisti. In questo modo è facile riuscire a mettere qualcosa da parte

È uno dei classici buoni propositi di fine anno, quello più difficile da portare a termine. Difficile, ma non impossibile. Per riuscire a mettere da parte del denaro bisogna percorrere due strade contemporaneamente: agire sulle spese cercando di ridurle senza mortificarsi e darsi degli obiettivi raggiungibili, ad esempio mettere da parte il denaro per un viaggio, per comprare un mobile o per pagare un debito.

Dividere le spese

Per agire sulle spese bisogna capire prima di tutto quali sono. Per farlo basta segnarle, magari utilizzando un’app o un semplice block notes per un periodo di tempo a scelta anche se mai inferiore a un mese. Quando si avrà contezza dei movimenti di denaro bisogna separare le spese fisse da quelle variabili. Le prime sono l’affitto, le rate dei finanziamenti, le bollette, le assicurazioni. Le seconde tutte le altre: quelle per il cibo, per i divertimenti, per l’abbigliamento. Solo su queste ultime si può agire subito per contenerle. Per risparmiare si può ad esempio mettere del denaro da parte per le spese fisse e il proprio obiettivo di risparmio, utilizzando il rimanente per pagare le spese variabili

Come tagliare le spese variabili

La prima regola è scegliere i negozi giusti dove acquistare. La seconda è fare una lista della spesa e non andare oltre. Ma gli accorgimenti possibili sono mille. Bisogna solo fare mente locale per capire dove e come si può risparmiare, a cosa possiamo rinunciare senza che il nostro tenore di vita ne risenta. Non comprare più cibo del dovuto potrebbe essere un buon inizio, come cercare il prezzo più basso per un acquisto confrontando le offerte e badando bene a quelle che non lo sono affatto.

La regola del 50/30/20

Se fare i conti è stressante, arrivano in aiuto le regole: la più famosa è stata ideata dalla senatrice statunitense Elizabeth Warren, docente di Diritto commerciale ad Harvard, per mostrare ai cittadini americani come risparmiare soldi anche con un reddito inferiore alla media nazionale. È talmente semplice da sembrare banale, ma molti la utilizzano. Niente calcoli complicato: ogni mese il 50% del reddito è destinato alle “spese essenziali”, ovvero i costi fissi, il 30% alle “spese discrezionali”, ovvero ai costi variabili. Il 20% è destinato al risparmio o al pagamento dei debiti.

Il budget a base zero

Questo metodo è più complicato del precedente perché prevede una destinazione specifica per ogni singolo centesimo di entrate. Bisogna pianificare ogni singola spesa che si farà in base ai propri obiettivi. Alla fine del mese, la somma di tutte le entrate meno quella delle spese dovrebbe essere pari a zero. Anche in questo caso, però, si può e si deve pensare al futuro.
Nel budget a base zero, infatti, ci si deve preparare in vista di quei mesi in cui non si è in grado di attenersi al piano iniziale di spesa e si rischia di perdere di vista i propri obiettivi. Bisogna perciò inserire un fondo di emergenza come parte del budget, per esempio mettendo da parte ogni mese il 5% del reddito per le circostanze imprevedibili. Questo budget non copre quello che non è essenziale per la vita di tutti i giorni, cioè i costi variabili, ma ti permette di avere soldi a disposizione in caso di imprevisti.