Uomini e donne non hanno le medesime possibilità di accesso al credito. Ad affermarlo è un’indagine della Fabi, che spiega come la differenza sia quantificabile, su scala nazionale, attorno alla cifra di 70 miliardi di euro. Lo stock dei finanziamenti alle famiglie concesso dagli istituti, nel 2023, ammontava a oltre 474 miliardi di euro: di questi 164 miliardi è stato erogato agli uomini, 95 miliardi alle donne e 216 miliardi si riferiscono a contratti di finanziamento cointestati. Le Regioni peggiori sono Campania, Puglia, Veneto, Sicilia, Basilicata, Lombardia, Piemonte e Calabria, dove il credito concesso alla clientela femminile non supera la media nazionale del 20%. Le tre migliori, invece, sono Valle d’Aosta, Sardegna e Lazio dove i finanziamenti bancari arrivano rispettivamente al 25%, 23,2% e 22,9%. «La parità di genere passa anche per l’accesso al credito bancario. Servono misure specifiche per ridurre il divario sui prestiti» spiega il presidente di Fabi Lando Maria Sileoni.
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Finanziamenti, alle donne 70 miliardi in meno
I crediti concessi nel 2023 agli uomini erano 164 miliardi di euro, mentre quelli alla clientela femminile si fermavano a 95