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Come proteggere la propria autonomia con le polizze Long Term Care
Di Rosaria Barrile |
Pubblicato il 26 Marzo 2024
Aiutano a sostenere le spese in caso di perdita dell’autosufficienza in cambio del pagamento di un premio e sono detraibili al 19% dalle imposte sul reddito

Risparmiare oggi per raggiungere i propri obiettivi di vita domani non vuol dire solo investire, e quindi scegliere tra diversi strumenti finanziari in grado di produrre un rendimento, ma anche valutare situazioni di tipo assicurativo per ottenere tutele economiche aggiuntive nel caso in cui una malattia, un infortunio o le difficoltà dell’età avanzata vadano a compromettere le capacità di compiere i gesti della vita quotidiana. «All’interno di una pianificazione di lungo termine è molto importante inserire delle tutele assicurative, affinché i rischi che potenzialmente potrebbero causare seri danni possano essere trasferiti a una compagnia assicurativa a fronte del pagamento di un premio. Le polizze Long Term Care (Ltc) consistono nell’erogazione di una rendita mensile vitalizia per coprire le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana, ossia azioni semplici come muoversi, lavarsi, mangiare», spiega Marina Maghelli, membro del CdA di Efpa Italia, una delle affiliate della European Financial Planning Association. «In Italia ci sono circa 3 milioni e 800 mila persone anziane e non autosufficienti, che in funzione di una vita media sempre più alta diventeranno 5,4 milioni nel 2050. Queste persone necessitano di vari tipi di assistenza, da quella per le attività quotidiane a quella sanitaria o nell’ambito della mobilità. Attraverso la stipula di una polizza Ltc è possibile ottenere una rendita periodica al verificarsi della non autosufficienza. L’importo della rata può essere prestabilito in modo forfettario o può variare a seconda della gravità della situazione e del livello di assistenza necessario. In alternativa alla rendita è possibile ricevere il pagamento di un capitale, il rimborso delle spese di assistenza ricevute oppure un’assistenza diretta presso istituti di cura convenzionati con la compagnia assicurativa».

 

Marina Maghelli, componente del cda di Efpa Italia

 

Le polizze Ltc, che possono essere sottoscritte anche in età avanzata, possono essere temporanee o a vita intera. «In quelle temporanee il diritto alla rendita si ottiene soltanto nell’eventualità in cui la perdita di autosufficienza insorga durante il periodo di validità del contratto; in quelle a vita intera invece la rendita si ottiene al momento della perdita di autosufficienza, a prescindere da quando ciò si verifica e per tutta la vita dell’assicurato. Nella Ltc a vita intera il contraente è tenuto a versare i premi fino ad una certa età (ad esempio fino a 70 anni), ma la rendita è prevista per tutta la durata della sua vita, a partire da quando non è più autosufficiente».
Prima di stipulare la polizza, così come per ogni contratto, occorre informarsi sui costi e sulle condizioni previste dalla compagnia assicurativa. «I costi della polizza Ltc possono variare anche in base all’età del richiedente» sottolinea Maghelli. «Inoltre, tra i vantaggi che questa speciale tipologia di assicurazione prevede vi sono quelli fiscali: il premio è detraibile al 19% dalle imposte sul reddito e la prestazione non è soggetta a tassazione Irpef».