Negli ultimi anni, abbiamo imparato che la sfida dei problemi non può essere affrontata individualmente. Siamo parte di una comunità, bisogna fare rete e la soluzione richiede la collaborazione di tutti: grandi e piccoli attori. Le vecchie risposte non bastano più. È tempo di mettere in discussione le credenze consolidate e di guardare oltre l’ovvio.
Le piccole e medie imprese italiane sono chiamate ad affrontare sfide sempre più impegnative. A cambiare è stato innanzi tutto il prodotto, che oggi presenta una componente di servizio sempre più rilevante. Questa crisi non si vince con interventi isolati. La formula vincente è una visione d’insieme che consideri l’azienda per quella che è: un complesso organizzato con lo scopo di rendere l’attività sostenibile nel tempo. È il momento di innovare, di creare sinergie, e di guardare al futuro con fiducia.
Una visione d’Insieme
L’azienda non è solo un insieme di processi e risorse, ma un organismo complesso con l’obiettivo di garantire la sostenibilità nel tempo. Prima di decidere “cosa fare”, dobbiamo concentrarci su “come pensare”. Ecco i passaggi chiave:
Analisi della situazione attuale. Comprendere a fondo la situazione dell’azienda oggi. Quali sono i punti di forza e le debolezze? Quali risorse abbiamo a disposizione?
Visione futura. Immaginare dove vogliamo portare l’azienda. Quali obiettivi vogliamo raggiungere? Quali sfide dobbiamo affrontare?
Progettazione delle attività. Definire le azioni necessarie per realizzare la nostra visione. Questo include l’innovazione, la finanza e la governance.
Esecuzione strategica. Implementare le strategie pianificate. Questo richiede un impegno costante e una mentalità aperta al cambiamento.
I fattori immateriali
In passato, gli asset materiali (come macchinari e know-how) erano al centro dell’attenzione. Oggi, però, i fattori immateriali giocano un ruolo cruciale:
Capitale umano. Le competenze e la motivazione dei dipendenti sono essenziali. Investire nella formazione e nel benessere del personale è fondamentale.
Capitale relazionale. Le relazioni con i clienti, i fornitori e i partner sono preziose. Costruire e mantenere queste connessioni è un vantaggio competitivo.
Capitale intellettuale. La conoscenza, i brevetti e i processi aziendali sono risorse intangibili ma di grande valore. Proteggerli e svilupparli è essenziale.
Il ruolo dell’imprenditore
L’imprenditore deve adattarsi alle nuove dinamiche. Non è solo un gestore, ma un visionario e un leader. Deve essere aperto al cambiamento e pronto a guidare la trasformazione dell’azienda. In sintesi, l’imprenditore di oggi è un catalizzatore del cambiamento, un creatore di opportunità e un custode del futuro dell’azienda. Solo con una mente aperta, una visione ampia si possono affrontare le sfide e costruire un futuro sostenibile per le Pmi italiane.
Giorgio Roveri, Presidente Confassociazioni Management
L’apprendimento continuo
L’attuale contesto richiede la diffusione di una solida cultura aziendale e di gestione. Questa necessità è ancor più evidente considerando che viviamo in un’epoca caratterizzata dalla società della conoscenza, in cui nessuna conoscenza può essere considerata definitiva. La chiave per affrontare il futuro con successo risiede nell’adozione di una prospettiva di apprendimento continuo, comunemente nota come “lifelong learning”.