Per il risparmio gestito il 2023 si chiude con un valore di patrimonio pari a 2.338 miliardi di euro, in crescita rispetto ai 2.211 miliardi di fine 2022. Il dato si può leggere nella Mappa Trimestrale a cura dell’Ufficio Studi di Assogestioni, l’associazione delle società di gestione del risparmio.
La Mappa Trimestrale prende in esame diverse categorie di strumenti dedicati al risparmio gestito partendo dalle informazioni fornite dalle società associate. Guardando nello specifico la categoria dei fondi aperti, ovvero la categoria di riferimento degli investitori al dettaglio, si riscontra un patrimonio a fine anno pari a 1.149 miliardi di euro, come riportato da Alessandro Rota, direttore Ufficio Studi di Assogestioni, nel corso del talk “The Big Picture”, il programma di FR|Vision che ogni tre mesi illustra i risultati del settore in formato video.
Rota ha spiegato che i fondi aperti nel corso del quarto trimestre 2023, cioè da ottobre a dicembre, sono cresciuti di circa 60 miliardi euro, per la combinazione di tre fattori: raccolta netta (negativa per 8,5 miliardi di euro), un effetto mercato di quasi il +5% (che vale quasi 50 miliardi di euro) e, infine, l’ingresso nella segnalazione statistica di un nuovo gruppo di gestione per la restante quota.
Si nota quindi un’uscita dagli strumenti di investimento proprio nel momento in cui questi hanno portato risultati positivi. Dinamica che spiega, a livello più generale, come sia possibile una crescita del patrimonio dell’industria in un anno in cui sono prevalsi i deflussi. Si tratta però anche di un segnale che mostra come ci sia ancora molto da fare in termini di educazione finanziaria per evitare uno dei grandi bias della finanza comportamentale. Ovvero, “comprare sui massimi e vendere sui minimi”.
Alessandro Rota, direttore dell’Ufficio Studi di Assogestioni
Entrando nel dettaglio delle scelte degli investitori, la categoria di fondi aperti che nel corso dello scorso anno si è meglio comportata in termini di raccolta è quella dei fondi obbligazionari che nell’ultimo trimestre del 2023 hanno registrato flussi positivi per 7,82 miliardi di euro, mentre i nuovi capitali totali nei dodici mesi sono stati pari a 24 miliardi di euro. Positivo anche il dato sui fondi chiusi che hanno attratto 2,28 miliardi di euro negli ultimi tre mesi dell’anno, a dimostrazione dell’interesse per l’investimento in strumenti che accorpano emittenti non quotati.
Spostando lo sguardo sulle gestioni di portafoglio, con masse pari a fine dicembre a 1.095 miliardi di euro, spiccano per entità del patrimonio le gestioni istituzionali con 939 miliardi di euro.