Per contrastare l’inflazione, e quindi la perdita del potere d’acquisto delle proprie entrate, è indispensabile “far lavorare” i propri risparmi. Contrariamente a quanto si pensi, è possibile investire anche piccoli importi come nel caso dei Pac. A illustrare come funzionano è Marina Maghelli del Cda di Efpa Italia, affiliata all’associazione europea Efpa. «I Piani di accumulo di capitale, comunemente definiti con l’acronimo Pac, sono una modalità di sottoscrizione di alcuni strumenti finanziari. In pratica permettono al risparmiatore di accedere all’investimento attraverso versamenti periodici di capitale senza particolari vincoli, infatti, il risparmiatore è libero di scegliere la frequenza con cui effettuare i versamenti, l’importo e la durata. Non vi è l’obbligo di proseguire il piano di versamenti che possono essere sospesi e ripresi in qualsiasi momento o interrotti in modo definitivo. Il capitale investito, in termini complessivi, cresce in modo graduale nel tempo. Questo meccanismo di funzionamento lo rende adatto a chi ha un orizzonte temporale di medio-lungo termine, aiutando a rimanere investiti nel tempo, vantaggio spesso sottovalutato dagli investitori distratti dal market timing».
In questo momento è possibile investire tramite Pac in diversi strumenti finanziari, tra cui fondi di investimento, Etf (gli Exchange Traded Fund) o, più in generale, negli organismi di investimento collettivo del risparmio. «La diversificazione è alla base di un corretto investimento e questi strumenti rappresentano un modo ottimale per farlo, perché diversificano il portafoglio in centinaia di titoli sui mercati di tutto il mondo. Attraverso i Pac anche i piccoli risparmi, ad esempio 50 euro mensili, possono ottenere i benefici della diversificazione e produrre reddito».
Tra i vantaggi offerti dal Pac vi è quello di garantire un’esposizione progressiva ai mercati finanziari e distribuita nel tempo, e ciò lo rende uno strumento molto efficace per investire in mercati volatili, ossia caratterizzati da prezzi molto variabili.
Marina Maghelli, componente del cda di Efpa Italia
«Uno dei maggiori rischi quando si investe tutti i risparmi in un’unica soluzione è infatti quello di “entrare sul mercato” nel momento sbagliato. Comprare gradualmente, invece, consente di mediare i prezzi di acquisto, sfruttando a proprio favore la volatilità che spesso caratterizza il mercato, avvantaggiandosi dei cali, vale a dire dei momenti in cui si acquistano un maggior numero di quote grazie ai prezzi più contenuti. Il risultato è una riduzione del profilo di rischio dell’investimento. Investire in un Pac permette inoltre di non cadere nella cosiddetta “trappola dell’emotività”che vede le persone investire solo quando i prezzi sono vicini ai massimi o disinvestire quanto le quotazioni sono vicine ai minimi».