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Unicredit, l’utile record e i ricchi dividendi fanno volare il titolo a Piazza Affari
Di Franco Oppedisano |
Pubblicato il 6 Febbraio 2024
Il Gruppo ha registrato guadagni e ricavi in crescita e un calo dei costi operativi. Un acconto porterà la distribuzione ai soci a quota 10 miliardi di euro

Il 2023 è stato un anno da incorniciare per il Gruppo Unicredit che ha chiuso il bilancio con un utile netto di 9,5 miliardi, in aumento del 47,2% rispetto all’anno precedente e decisamente superiore ai 7,9 miliardi previsti dal consensus tra gli analisti.
Questi risultati, insieme alla conferma della ricca politica di dividendi adottata dalla banca, hanno fatto volare il titolo in Borsa che fin dalle prime contrattazioni di lunedì ha sfiorato un aumento del 10%.
L’utile netto nel 2023 del Gruppo Unicredit «aggiustato per gli impatti derivanti da perdite fiscali riportate a nuovo e da eventuali poste una tantum relative a elementi strategici» è cresciuto di oltre il 50% a 8,6 miliardi, mentre ricavi sono aumentati del 17,3% a 23,8 miliardi, con interessi netti a 14 miliardi (+31,3%) e commissioni a 7,46 miliardi (-2,1%). A fronte dei maggiori ricavi sono scesi i costi operativi calati dello 0,8% a 9,47 miliardi e il rapporto cost/income sceso al 39,7%. La solidità patrimoniale è salita di 100 punti base portando il il Cet 1 al 15,89%, nonostante la distribuzione lo scorso anno del 100% dell’utile netto. Unicredit ha anche deciso l’introduzione di un acconto sul dividendo pari a circa 3 miliardi, che porterà la distribuzione ai soci nell’anno solare 2024 a circa 10 miliardi, con un payout del 100% dell’utile netto 2023. L’istituto prevede di raggiungere nel 2024 un utile netto «sostanzialmente in linea» con il 2023.
«Questo anno da record è la prova evidente della trasformazione di Unicredit, ben avviata lungo la strada per costruire un’eccellenza sostenibile» comunica l’istituto di credito. «Per il dodicesimo trimestre consecutivo» prosegue «il Gruppo ha dato prova dell’esecuzione del piano strategico e di una crescita costante nelle regioni in cui è presente, ottenuta bilanciando le tre leve finanziarie di ricavi, costi e capitale e sfruttando un modello paneuropeo unico nel suo genere».