La forbice tra i prezzo del grano e quello del pane non è ai stata così ampia. È di 17 volte e l’ha calcolata Coldiretti. Un chilo di grano viene pagato agli agricoltori circa 24 centesimi, il 32% in meno rispetto allo scorso anno, mentre la stessa quantità di pane viene venduta ai consumatori a prezzi che variano dai 3 ai 5 euro, con un rincaro che arriva fino al +20%. Se a Milano una pagnotta da un chilo costa 4,33 euro, a Roma si viaggia sui 3,25 euro, a Bologna siamo a 5,14 euro, a mentre a Palermo costa in media 4,14 euro al chilo, a Napoli 2,26 euro, secondo elaborazioni Coldiretti su dati dell’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ad agosto. Peraltro i prezzi al consumo, spiega Coldiretti, non sono mai calati negli ultimi anni nonostante la forte variabilità delle quotazioni del grano.
Nonostante il calo dei raccolti del 10% a causa dei cambiamenti climatici in Italia, il grano viene sottopagato agli agricoltori, che spesso non riescono neppure a coprire i costi di produzione. Un crack senza precedenti secondo Coldiretti – con i compensi dei coltivatori che sono tornati ai livelli di 30 anni fa, a causa delle manovre di chi fa acquisti speculativi sui mercati esteri di grano da “spacciare” come pane Made in Italy, mentre il nostro Paese è dipendente dalle importazioni sgià per il 64% del grano tenero per pane, biscotti, dolci.
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Dal grano al pane il prezzo si moltiplica 17 volte
Secondo Coldiretti, la materia prima viene sottopagata agli agricoltori italiani, mentre il costo dei prodotti finiti continua ad aumentare